lunedì 31 dicembre 2007
domenica 30 dicembre 2007
L'organino
giovedì 27 dicembre 2007
martedì 25 dicembre 2007
venerdì 21 dicembre 2007
sabato 8 dicembre 2007
venerdì 7 dicembre 2007
I cappidduzzi
I cappidduzzi ( da un manoscritto di Enzo Giunta)
La città di Termini Imerese ha sempre avuto particolare affezione e devozione alla Madonna come dimostrano anche le numerose edicole votive presenti all'esterno di abitazioni private, soprattutto nel centro storico.
La maggior parte di tali edicole, da noi chiamate “cappidduzzi”, risale ai secoli scorsi, a testimonianza che la devozione a Maria era ben presente, fin da allora, tra le famiglie dei nostri antenati.
“I Cappidduzzi” non erano considerate proprietà esclusiva di chi le aveva realizzate o dei proprietari delle case a ridosso delle quali erano state poste, ma venivano pulite, adornate e curate da tutto il vicinato e, pertanto, alla sacra immagine non mancavano mai fiori freschi né la lampada (a' lampa) sempre accesa. Questa era solitamente un contenitore di vetro per metà pieno d'acqua e per metà di olio (come è noto l'olio, essendo più leggero, galleggia sull'acqua) con un lucignolo incastrato in un pezzettino di latta a forma di stella, a sua volta galleggiante sull'olio.
Chi passava dinanzi l'immagine, se a capo coperto, si scopriva, segnandosi con il segno della croce, e spesso, all'imbrunire, le donne del quartiere, sistemate le sedie attorno all'edicola e zittiti i molti bambini abituati a scorazzare per i vicoli ed i cortili, recitavano il Rosario in siciliano con una caratteristica e dolce cantilena che manifestava profonda partecipazione ai vari Misteri, anch'essi detti in siciliano dall'anziana conduttrice.
La devozione e la fiducia nella Madonna, ritenuta ben a ragione il miglior “intermediario” per impetrare grazie a Dio, inducevano, anche allora, i credenti a porre nelle sue mani i problemi, le difficoltà e le traversie proprie e della propria famiglia.”
La città di Termini Imerese ha sempre avuto particolare affezione e devozione alla Madonna come dimostrano anche le numerose edicole votive presenti all'esterno di abitazioni private, soprattutto nel centro storico.
La maggior parte di tali edicole, da noi chiamate “cappidduzzi”, risale ai secoli scorsi, a testimonianza che la devozione a Maria era ben presente, fin da allora, tra le famiglie dei nostri antenati.
“I Cappidduzzi” non erano considerate proprietà esclusiva di chi le aveva realizzate o dei proprietari delle case a ridosso delle quali erano state poste, ma venivano pulite, adornate e curate da tutto il vicinato e, pertanto, alla sacra immagine non mancavano mai fiori freschi né la lampada (a' lampa) sempre accesa. Questa era solitamente un contenitore di vetro per metà pieno d'acqua e per metà di olio (come è noto l'olio, essendo più leggero, galleggia sull'acqua) con un lucignolo incastrato in un pezzettino di latta a forma di stella, a sua volta galleggiante sull'olio.
Chi passava dinanzi l'immagine, se a capo coperto, si scopriva, segnandosi con il segno della croce, e spesso, all'imbrunire, le donne del quartiere, sistemate le sedie attorno all'edicola e zittiti i molti bambini abituati a scorazzare per i vicoli ed i cortili, recitavano il Rosario in siciliano con una caratteristica e dolce cantilena che manifestava profonda partecipazione ai vari Misteri, anch'essi detti in siciliano dall'anziana conduttrice.
La devozione e la fiducia nella Madonna, ritenuta ben a ragione il miglior “intermediario” per impetrare grazie a Dio, inducevano, anche allora, i credenti a porre nelle sue mani i problemi, le difficoltà e le traversie proprie e della propria famiglia.”
La pagina è tratta dal volume di Giuseppe Catanzaro Storia di un Santuario 1553 – 2003
La Chiesa della Madonna della Consolazione di Termini Imerese a 450 anni dalla fondazione
Enzo Giunta è l'attuale Sindaco di Termini Imerese
Ieri, passando davanti l'edicola votiva che si trova alla fine del Corso Umberto e Margherita, poco prima della Chiesa della Consolazione, mi sono soffermato a guardarla per la sua semplicità ed eleganza e mi sono ricordato che avevo letto qualcosa scritta sull'argomento dal mio amico Enzo, poi mi sono ricordato del libro di Catanzaro e ho pensato di riportare la pagina per intero, senza variazioni ,per rivivere in queste poche righe l'atmosfera di un tempo.
Anche da questa pagina si intuisce come il culto Mariano a Termini sia molto forte.
Domani notte si svolge il pellegrinaggio notturno che parte dalla Chiesa della Consolazione e arriva alla Maggior Chiesa. Un tempo ci si preparava alla festa dell'Immacolata con una settimana di preghiera e di digiuno, il digiuno veniva interrotto l'otto dicembre, di questa usanza del passato esiste testimonianza in una lapide che si trova nella Maggior Chiesa.
E' interessante notare come l'Immacolata sia vissuta come festa solamente religiosa, infatti per tradizione non ci sono bancarelle e non si invitano cantanti come si fa per altre festività (sempre religiose).
La processione notturna è una processione "disordinata", nel senso che la gente affluisce continuamente da tutte le strade e durante tutto il percorso in grossando il numero dei pellegrini impressionantemente alto se consideriamo che si svolge di notte e termina all'alba. Gli anziani dicevano ci fazzu u viaggiu a Maronna, si mi fa a "razia" ciu fazzu a peri scausu. Durante il percorso i portatori gridano. " e chiamamula ca n'aiuta! Evviva Maria Mmaculata".
giovedì 6 dicembre 2007
martedì 4 dicembre 2007
sabato 1 dicembre 2007
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Immagini
Perchè un blog fotografico?
La prima risposta che mi viene in mente, la più banale è che mi piace fotografare...un blog mi consente di condividere le mie foto, quelle che via via metto qui non sono scelte tra le migliaia che ho scattato negli anni ma sono una selezione delle più recenti, scatti della quotidianità ...di ciò che mi colpisce perchè bello, divertente, strano, emozionante...le immagini che raccontano qualcosa, anche silenziosamente e con poche parole.
Augurandomi che vi piacciano le mie foto vi invito a scrivere nel forum i vostri commenti e idee nella sez. gli appunti di Analogic
La prima risposta che mi viene in mente, la più banale è che mi piace fotografare...un blog mi consente di condividere le mie foto, quelle che via via metto qui non sono scelte tra le migliaia che ho scattato negli anni ma sono una selezione delle più recenti, scatti della quotidianità ...di ciò che mi colpisce perchè bello, divertente, strano, emozionante...le immagini che raccontano qualcosa, anche silenziosamente e con poche parole.
Augurandomi che vi piacciano le mie foto vi invito a scrivere nel forum i vostri commenti e idee nella sez. gli appunti di Analogic